Immobiliare residenziale, compravendite in crescita dal 2014 03 Ottobre 19

Immobiliare residenziale, compravendite in crescita dal 2014

Qualche giorno fa l’Osservatorio del mercato immobiliare ha diramato le nuove statistiche sull’andamento del comparto residenziale, confermando una crescita che dura in modo ininterrotto dal 2014, e con un dato destagionalizzato delle transazioni notarili che si conferma il più alto dell’intera serie storica recente. Il tasso tendenziale delle compravendite nel settore residenziale diminuisce tuttavia al + 3,9%, rallentando lo sviluppo che era stato precedentemente conseguito nel corso del primo quarto dell’anno, quando le compravendite del settore si erano ampliate dell’8,8%.

Un dato sostanzialmente positivo, che tuttavia merita qualche analisi più attenta nei termini statistici di maggiore dettaglio: scopriamoli insieme.

Centro e Isole le macro zone con le migliori prestazioni

Atteso che le compravendite a livello nazionale crescono di quasi il 4% su base annua, non tutte le macro zone riescono evidentemente a contabilizzare delle prestazioni comparabili con la media del Paese.

In particolare, sono il Centro e le Isole le aree con il più alto tasso di crescita delle compravendite: uniche macro aree con una percentuale di sviluppo superiore al 4% (rispettivamente, + 4,4% e + 4,5%), si confermano pertanto due buone locomotive per il residenziale tricolore, per quanto in rallentamento rispetto alla prima parte dell’anno.

Analizzando invece le tipologie urbane, i comuni non capoluogo manifestano un tasso di crescita sostanzialmente doppio rispetto ai comuni capoluogo (+ 4,7% e + 2,3%): in entrambi i casi, vengono confermati dei rallentamenti rispetto a quanto realizzato nella prima parte d’anno. Si noti come gli unici dati negativi siano quelli legati ai comuni capoluogo del Centro (- 0,2%) e delle Isole (- 0,7%): ne deriva che la spinta propulsiva delle compravendite in queste due zone è accreditata esclusivamente dalle prestazioni conseguite nei comuni minori.

Con un breve cenno ai dati per classi di superficie, emerge invece come i dati nazionali mostrano differenze tra il + 2,0% degli appartamenti tra 85 e 115 metri quadri, e il + 6,1% degli appartamenti fino a 50 metri quadri. Una differenza che si fa ancora più marcata tra Centro, Nord Est e Sud, in cui la crescita interessa soprattutto gli appartamenti di più piccole dimensioni (fino a 50 metri quadri), e le macro aree Centro e Isole, in cui invece l’espansione si concentra in buona parte nelle classi dimensionali più alte (oltre i 145 metri quadri).

Box e posti auto: crescita positiva, ma dimezzata

Concludiamo poi con uno sguardo ai dati sui box e sui posti auto, il cui segmento di mercato mostra, nel secondo trimestre 2019, una crescita tendenziale confortante (+ 5,2%), per quanto dimezzata rispetto al trimestre precedente (+ 10,4%).

Anche in tale ambito, disaggregando i dati per territorio, i tassi sono generalmente positivi, con una spinta superiore alla media nazionale nel Nord Ovest (+ 6,2%) e un andamento più prudente nelle Isole (+ 2,9%). L’espansione è inoltre più marcata nei comuni capoluogo (+ 5,7%) rispetto ai comuni minori (+ 5,0%), con gli unici tassi negativi che si registrano nei comuni capoluogo del Sud (- 10,3%) e delle Isole (- 4,7%).

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